Un angolo di Francia a latitudini tropicali, La Nuova Caledonia è un piccolo Paradiso sperduto con fitte foreste tropicali, montagne praterie, fiumi e cascate, il tutto racchiuso all’interno di una splendida barriera corallina che forma una laguna di 23 mila metri quadrati, tra le più grandi al Mondo e Patrimonio dell’Umanità.
Terza isola dell’Oceano Pacifico per superficie, dopo la Papua Nuova Guinea e la Nuova Zelanda, la Nuova Caledonia è situata a 1500 km a est dalle coste Australiane, un arcipelago lontano nell’Oceano Pacifico sul tropico del Capricorno, cullato tutto l’anno da dolci Alisei, il Caillou, e, da un’estremità all’altra, su un estensione di circa 500 km, presenta dei paesaggi che celano una diversità inattesa ed impressionante rendendola una terra atipica, dai mille volti e piena di contrasti.
L’arcipelago è formato dall’isola principale (Grande Terre, con la capitale Noumea) e da piccole isole che la circondano (a nord-est le Isole della Lealtà o Iles Loyautè con Ouvea, Lifou, Marè e a sud l’Ile des Pins) tutte caratterizzate da spiagge straordinarie protette da una barriera corallina lunga 1600 chilometri, raggiungibili in traghetto oppure in aereo.
LA GRANDE TERRE
Rappresenta una tappa obbligata per tutti i viaggi in Nuova Caledonia, proprio per la presenza dell’unico aeroporto internazionale, ma considerare questo luogo soltanto come uno scalo per raggiungere le isole minori, è decisamente riduttivo e sarebbe un grosso errore. Infatti, le straordinarie bellezze paesaggistiche e la presenza di 3.500 varietà di piante, i tre quarti delle quali sono endemiche, 4.300 specie di animali terrestri, 1.000 specie di pesci e 6.500 specie di invertebrati marini, incoraggiano ad esplorare la Grande Terre in modo più approfondito. Come un’enorme spina dorsale, una catena montuosa divide la Grande Terre in due parti dalle caratteristiche ben distinte, anche per questo vedere tutto in un unico viaggio può diventare abbastanza difficile. A sud ovest si trova Noumea, la capitale, polmone economico che concentra popolazione e attività, è una città europea, in Melanesia. Le sue terrazze, i negozi di lusso e le sue spiagge ombreggiate dalle palme le conferiscono un’atmosfera da Costa Azzurra, mentre il suo ambiente disinvolto e la limpidezza del suo cielo ne fanno l’emblema dell’Oceania. A nord di Nouméa, la capitale, lungo la costa occidentale si estendono vaste pianure, propizie all’allevamento. È lì che incontrerete i Broussard, questi “cowboy” del Pacifico, dal cuore di pionieri e dal temperamento vivace. La regione ospita anche spiagge favolose e, all’estremità settentrionale, una corona di isole dalle acque pescose e dalle rive languide. Più umida e più ripida, la costa orientale possiede una terra fertile ed esotica caratterizzata da vegetazione lussureggiante, valli verdeggianti e cascate rinfrescanti.
ISOLA DEI PINI
A circa venti minuti d’aereo a sud di Noumea, l’isola vi accoglierà la più meridionale delle isole caledoniane, con lo spettacolo strabiliante della laguna facendovi presagire il piccolo gioiello naturale della natura che si estende a perdita d’occhio delle spiagge deserte, costeggiate da piccoli sentieri ombreggiati da banani e da secolari Araucaria, pini colonnari che le fecero meritare il nome quando James Cook approdò sulle sue coste nel 1774. L’isola dei Pini è certamente il luogo più famoso dell’arcipelago e, di conseguenza, anche uno dei più frequentati, complice anche il suo clima estremamente mite e la presenza di importanti catene alberghiere internazionali, senza per questo perdere la sua identità ed autenticità. L’isola misura circa 20 km di lunghezza e larghezza, il centro è caratterizzato da una zona pianeggiante dominata dal picco Nga (262 mt) da cui si può godere un panorama mozzafiato, tra cui alcune delle immense spiagge di sabbia bianca purissima come nel caso di Kuto. Le acque cristalline ed estremamente trasparenti permetteranno di ammirare la straordinaria flora e fauna sottomarina, come nel caso della vicina baia di Uto Kanumera. Poco distante dalla Baia di Oro si trova uno dei luoghi più suggestivi dell’isola: la piscina naturale con acqua di mare, una rientranza della laguna in cui i pesci rimangono intrappolati con l’abbassamento della marea. Separata dalla baia da una semplice barriera di rocce, questa “piscina” è una vera e propria eccellenza naturale che farà certamente la felicità degli amanti dello snorkeling.
ISOLE DELLA LEALTA’ (ILE LOYAUTE’)
A est nella Grande Terre, les îles Loyauté formano la terza provincia della Nuova Caledonia. L’arcipelago conta tre grandi isole: Lifou (Drehu), Maré (Nengoné) e Ouvéa (Laaï) e una sorella minore, Tiga (Toka) La particolare formazione geologica di queste isole ha dato origine a incredibili rilievi, in particolare sulle coste dove blocchi di scogliere coralline, createsi negli anni, formano spettacolari falesie che si scontrano con l’impetuosità dell’oceano. Provincia più autentica, dove la popolazione è quasi interamente kanak, le îles Loyauté vivono al ritmo dei riti melanesiani. L’autorità dei capi tribù è ancora fortemente rispettata, i riti osservati e le tradizioni conservate. Per chi sa ascoltare, queste isole costituiscono il luogo perfetto per scoprire la realtà dell’organizzazione sociale kanak, ancora molto vivace, la leggendaria ospitalità degli abitanti facilita gli scambi.
OUVEA’
Incastonata come un gioiello nel cuore delle acque cristalline dell’oceano e iscritta al patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’isola di Ouvéa offre paesaggi da fare invidia alle più belle cartoline postali del mondo. Oltre alle spiagge di sabbia bianca, su questo atollo incontaminato dalla modernità urbana regna uno stile di vita tutto particolare. Si estende su una superficie di modeste dimensioni, 35 km di lunghezza con una sola strada che costeggia piantagioni di cocco a perdita d’occhio e la presenza di due piccole isole maggiori separate da una stretta pass naturale, ed un certo numero di piccoli “motu” in gran parte disabitati la rendono quasi un atollo vero e proprio. Ogni anno, l’immensa spiaggia di quasi 25 km accoglie numerosi visitatori desiderosi di calpestare la sua sabbia bianco candido. Circondata da acque limpide e luminose dai toni cangianti, la spiaggia offre un panorama davvero suggestivo. A quel punto, basterà lasciarsi trasportare un po’ dalla fantasia per immaginare come potesse essere la terra durante i suoi primi momenti di vita: pura e incontaminata.
LIFOU
L’isola di Lifou è la più grande dell’arcipelago della Lealtà. La sua conformazione è ben diversa da quella dell’atollo di Ouvéa; essa infatti si caratterizza per importanti rilievi, grandi e rigogliose foreste, profonde grotte e profumate piantagioni di vaniglia, ma anche spiagge immacolate, come la spiaggia di Luengöni e imponenti falesie e acque cristalline, come le ripide scogliere coralline di Jokin. Quest’isola è il posto ideale per quanti volessero scoprire la cultura e le tradizioni melanesiane, infatti oltre a godervi spiagge, scogliere, baie (tra cui quella di Chateaubriand è la più nota) e cale (tra cui Peng, con la sua spiaggia bianca e le sue grotte), avrete la possibilità di allontanarvi da riva per esplorare le acque cristalline nei punti di immersione, al largo della tribù di Hunëtë.
MARE’
L’isola è la più australe, selvaggia ed elevata caratterizzata da falesie frastagliate, rigogliose foreste e piccole spiagge di sabbia bianca. Al suo interno, dove un tempo si sviluppava una laguna, oggi c’è un’ampia pianura caratterizzata da numerose grotte e piscine naturali. Gode di una barriera corallina situata a circa 130m dalla costa. E’ l’isola meno turistica ma anche la più rigogliosa. L’acquario naturale a sud di Tadine saprà certamente incantare gli amanti dello snorkeling desiderosi di nuotare tra una moltitudine di pesci colorati.
Per quanto riguarda le spiagge, si trovano sia paradisi di sabbia bianca immacolata (come a Wabao o Kurine), che spiagge dal terreno più aspro (come a Pede o Shabadran). Anche l’entroterra dell’isola presenta caratteristiche molto interessanti: dalle grotte di Pethoen o di Medu alle leggendarie fortificazioni di Hnaenedre, dall’abisso di Bone alla caratteristica montagnola di Wapoilanode. L’isola inoltre ha il primato di essere la produttrice di vaniglia di una qualità veramente eccellente, vincitrice di parecchi riconoscimenti.
TIGA
Situata a meno di 30 km a nord di Marè, l’isola di Tiga (Tokanod in lingua drehu) è la più piccola oltre che la più discreta delle isole della Lealtà, con una superficie di 10km quadrati e un’unica vetta di 92mt al punto che, vista da lontano, quest’isola sembra una cupola che sporge tra le onde di un mare di coralli. Sull’isola non ci sono ristoranti o hotel, soltanto una caratteristica bottega vende prodotti alimentari alla sola tribù che ci vive, insediata nella parte nord ovest. Tutto questo la rende un’isola selvaggia adatta per un’escursione giornaliera.
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